giovedì 10 ottobre 2013

non può piovere per sempre....e menomale!

Giorno 11.

Finalmente si inizia a ragionare, sia per il meteo che per la meteoropatia.
Finalmente la pioggia è finita*.
Vari giretti con la Nuova Coinqui e con la Nuova Compagna di Uni (che da ora fino al raggiungimento di un più elevato grado di confidenza verranno più semplicemente chiamate rispettivamente N.C. e N.C.U. ) si sono susseguiti negli ultimi quattro giorni. Chiacchiere, risate e scambi di opinioni sui tremila argomenti tipicamente oggetto di conversazione fra due soggetti, fino all'altro giorno sconosciuti, che cercano di instaurare un rapporto amichevole. Mission impossible.
Sabato mattina si va a fare shopping, rigorosamente low-cost come nella miglior tradizione universitaria.

Per la serie "piccole universitarie crescono", stasera ho dovuto affrontare uno dei miei mostri, il più brutto.
Al ritorno dal giretto in centro con N.C.U. mi sono rilassata sul letto in attesa della cena (non che ci sia qualcuno che me la prepara eh!), mentre controllavo mail, social network e news dal mondo ho realizzato che era arrivato il momento che avrei voluto non arrivasse mai.
Il terrore si è impadronito della mia mente e dei miei polmoni, tant'è che respiravo a fatica e la testa diventava sempre più pesante. Ho chiamato a casa, in preda al panico, per avere un sostegno psicologico, morale e soprattutto affettivo. Ho anche chiesto aiuto alla N.C. e lei è stata carinissima, mi ha sostenuta e mi è stata vicina come una vera amica. Alla fine però c'eravamo solo noi, io e le mie paure e il mio mostro, che mi fissava con quell'occhio enorme che si ritrova al centro della faccia. Mi sono armata di coraggio e dell'unica cosa che lo potesse convincere a collaborare, la "pozione" che una volta ingerita lo addolcisce e lo rende più buono, e l'ho affrontato.

Mi son detta "e che cavolo, è una lavatrice, mica un drago a tre teste che sputa fuoco!".
Ed è finita come finiscono tutte le favole dove c'è una principessa in difficoltà e un mostro da sconfiggere, ovvero con un bel "...e vissero felici e contenti".
Peccato che il mio principe non sia un vero principe ma il detersivo per il bucato.



* mentre scrivo sento le macchine che sfrecciano sull'asfalto bagnato, di nuovo. Eeeeehnnnnno, eddddai!

sabato 5 ottobre 2013

#apatiaportamivia oppure fai quello che ti pare...

Giorno 6.
Finalmente mi è finito il ciclo.
Fuori ci sono a malapena 15°. Sembra di essere a Novembre inoltrato, nella realtà è appena iniziato Ottobre.
La ricrescita che ho in testa è molto simil-shatush, nel senso che è evidente che ho bisogno di un parrucchiere.
A forza di imbottirmi di dolcetti, snack (dolci), merendine e altri zuccheri più o meno espliciti faccio fatica a credere che ancora non mi è spuntato nessun vulcano inesploso sul viso.
La mia (nuova) coinquilina è simpatica, abbiamo gli stessi gusti in fatto di telefilm, film e libri, ci troviamo nei ricordi d'infanzia e sembra che io abbia fatto una buona impressione.
Non sono uscita molto, quasi per niente, complice un po' il tempo e un po' la....solitudine.
A dispetto di tutte le mie previsioni leopardiane l'altro giorno a lezione ho conosciuto una ragazza con cui ho subito legato, e abbiamo fatto due chiacchiere anche con altre. Chiacchiere universitarie, obviously.
Continuo a frenare la voglia matta di shopping che mi assale praticamente ogni 5 minuti. 
Ho finito la terza stagione di The Mentalist, l'altro giorno, e sono già a metà della quarta. La noia fa miracoli.
Rifaccio il letto tutti i giorni, e ho già pulito la stanza due volte.
La mia (nuova) coinquilina non ama cucinare, penso sia una delle poche cose su cui non ci intendiamo, lei preferisce pranzi e cene veloci (piadine, insalate...). 
Il forno... Ecco, questo è un tasto dolente. Il forno è strano, non ha gradi, si accende come fosse un semplice fornello, ha tipo una fiammella all'interno (termini tecnici), insomma non è proprio il mio forno ideale. Dovrò attrezzarmi. 
A forza di girare la città su googlemaps la conosco come se ci vivessi da mesi, o almeno questo è quello che spero. Orientarsi davanti ad uno schermo, con la certezza che sei a casa e non devi tornarci, be'...è sicuramente meglio che farlo mentre sei in giro e a casa vorresti tornarci, ma non ci riesci perché non ti orienti. Chiaro, no?
Stamattina mi son svegliata alle 11.30. 
Ho giusto un accenno di mal di gola.

Ecco tutto. 
Vorrei scrivere di altro, di altri giorni, più bui, di altre cose, più belle, ma non è il momento. Devo riprendermi.

A parte questo sto bene, mangio, dormo, mi lavo, insomma vado.
A presto.

besitossssss